L'Arte è uno strumento di conoscenza, un modo per avvicinarsi al significato profondo della realtà; i bambini hanno una percezione del reale tutta emotiva ed istintiva e quindi non limitata dai modelli conoscitivi preponderanti.
L'infanzia è mistero e rivelazione e questa mostra ce la racconta con particolare attenzione seguendo percorsi figurativi inusuali e problematici. I bambini sono la metafora del rapporto complesso e pieno di contraddizioni tra dolore, morte ed innocenza. La mostra è divisa in dodici sale. Nella prima sala siamo tra i bambini dell'Antico Testamento: toccanti le mani del piccolo Isacco che emergono dal buio assoluto della tela di David Teniers il Giovane. Le maternità qui sono volutamente povere. Tristi i volti di madre e figlio nella "Madonna del pollice" del Bellini, quasi un presagio della Croce. Una sala è dedicata alle statuette di Gesù Bambino che ce lo mostrano fragile e inerme ma al contempo consapevole del destino che lo attende. L'incontro tra Gesù e San Giuseppe Battista fanciulli risplende in una terracotta invetriata policroma di Giovanni della Robbia. Il Comitato di San Floriano, grazie alle raffinate scelte del direttore don Alessio Geretti, attraverso un percorso d'arte articolato e ricco di suggestione ci induce ancora una volta a riflettere sul destino umano e sulla fede. Scheda bibliografica del catalogo "I bambini e il cielo" |
![]() I BAMBINI E IL CIELO
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