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Il mondo è là, 1910-1941. Arte moderna a Trieste

Trieste, Magazzino delle Idee, 1 novembre 2015 - 6 gennaio 2016

Oltre cento le opere d'arte selezionate, esempi emblematici che per qualità, stile e storia danno vita a un percorso dedicato al Novecento giuliano e alle specificità della cultura figurativa del territorio. La mostra si inserisce nell'azione di valorizzazione della storia e delle arti dal Novecento.

L'esposizione, curata da Patrizia Fasolato, Enrico Lucchese e Lorenzo Nuovo, prende spunto da Il mito sottile, un'importante mostra allestita al Museo Revoltella di Trieste nel 1991, e approfondendo alcuni tra i temi allora proposti, presenta una selezione di opere tra oli, acquarelli e sculture. L'itinerario si snoda nell'arco temporale che va dal 1910, anno in cui la Biennale di Venezia dedica una sala alla "Città di Trieste", al 1941 quando la città ospita una delle più importanti raccolte d'arte contemporanea del tempo, quella del collezionista Mario Rimoldi.Sono decenni nei quali la Venezia Giulia è partecipe, spesso protagonista, del dibattito figurativo della prima metà del novecento, una produzione che propone una lettura diversa del"provincialismo", inteso come dimensione geografica ma non come limite. La mostra infatti riflette una cultura figurativa che parte dall'ambito europeo per abbracciare l'Italia, la classicità e il ritorno all'ordine, attraversando allo stesso tempo le avanguardie, il realismo magico e i post impressionismi.

Importanti e significativi nella mostra i prestiti che giungono dai musei internazionali di Tel Aviv, Lugano, Fiume, Lubiana, e dalle pinacoteche e gallerie di Milano, Roma, Como, Venezia, Udine e Gorizia. Rilevante è poi la presenza di tele provenienti da collezionisti privati, tra le quali capolavori unici, fruibili al grande pubblico.

Fanno da guida all'itinerario, che propone le opere di oltre cinquanta artisti e si articola in diciassette sezioni, gli interventi di studiosi e critici di primo piano come Silvio Benco, Dario de Tuoni, Manlio Malabotta, Gillo Dorfless e Umbro Apollonio inserito nel dibattito italiano animato, tra gli altri, da Barbantini, Soffici, Carrà e Sarfatti.

La mostra è accompagnata dalla pubblicazione di un catalogo a cura degli studiosi e storici dell'arte Daniele D'Anza, Massimo De Sabbata, Rossella Fabiani, Patrizia Fasolato, Giulia Giorgi, Vania Gransinigh, Maurizio Lorber, Enrico Lucchese, Lorenzo Nuovo, Tina Ponebšek, Sergio Vatta.



Il mondo è là, 1910-1941. Arte moderna a Trieste
Il mondo è là, 1910-1941. Arte moderna a Trieste