Pur nei limiti implicitamente contenuti in un sistema politico, quale è quello di Roma, fondato, fin dall’origine, su un saldo principio imperialista, il titolo scelto per la mostra in corso ai Musei Capitolini è da ritenersi senza dubbio appropriato. “Età dell’equilibrio” può, infatti, a buon diritto essere considerata quella compresa fra l’impero di Traiano e quello di Marco Aurelio: poco meno di un secolo durante il quale, all’indomani della crudele esperienza del dispotismo di Domiziano, si realizzò uno stato di concordia fra imperatori e classe dirigente fino ad allora sconosciuto. Novità assoluta rispetto alla precedente epoca imperiale fu l’introduzione del principio di successione fondato sull’ “adozione del migliore”: non estraneo alla diffusione dei precetti della filosofia stoica, tale prassi trovò agevole applicazione in seguito alla trasformazione della stessa classe senatoria nella quale alle antiche famiglie nobili di età repubblicana si erano andati per buona parte sostituendo rappresentanti della nuova aristocrazia italica e provinciale. Se, come si è detto, è impossibile attribuire a questa fase della storia romana l’arresto della politica espansionistica o l’astensione da guerre per il controllo e la sicurezza dei confini dell’impero, tuttavia è evidente che la visione più aperta e “illuminata” degli ”imperatori adottivi” creò le condizioni per una vigorosa spinta di crescita in ogni direzione. Sul piano sociale l’attenuarsi della politica di sfruttamento nei confronti dei provinciali creò un ampio consenso alla diffusione della romanità, ora percepita come portatrice di ordine e pace; l’agricoltura e i commerci anche grazie alla fitta rete stradale, prosperarono come mai prima di allora insieme alle attività intellettuali e alla straordinaria fioritura delle arti, in particolare dell’architettura, di cui restano testimonianze capaci di parlare con assoluta immediatezza del nuovo corso intrapreso dalla politica imperiale. E questo intenso rinnovamento si coglie con autentica partecipazione attraversando le sale della mostra dove accanto a numerose statue e busti degli imperatori adottivi e del loro entourage, si può apprezzare una consistente quantità di manufatti (fregi, rilievi, mosaici,vasellame, lamine in metallo prezioso) tutti altamente rappresentativi dell’elevato grado di raffinatezza in cui si specchiò lo splendore e il gusto di quegli anni non per nulla noti con il nome di felicia tempora. Di grande valore scientifico il catalogo che accompagna l’esposizione. Può essere consultato presso la Biblioteca delle Arti. |
![]() L'età dell'equilibrio. Traiano Adriano Antonino Pio Marco Aurelio
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