L'esposizione coniuga l'altissima qualità della fattura di ognuno dei pezzi selezionati al fascino degli illustri soggetti attinti dal vastissimo repertorio di leggende, miti ed eroi del passato. Creati più che per l'uso quotidiano, per essere esposti sulle monumentali crdenze nei saloni destinati ai banchetti, questo genere di manufatti incontrò il più grande favore delle corti cinquecentesche di tutta Europa alle quali i "maestri maiolicari", provenienti soprattutto da Faenza e Urbino, offrivano vasi, piatti, vassoi e brocche le cui decorazioni erano suggerite dalle raffigurazioni di medaglie, incisioni e placchette. Il rapporto con le fonti di ispirazione può essere valutato dai visitatori stessi attraverso un puntuale confronto con i modelli originari proposti in mostra. Oltre ai capolavori conservati presso il Museo del Bargello, per l'occasione sono stati concessi in prestito esemplari di rara bellezza provenienti da prestigiosi Musei italiani e stranieri. Si segnalano, in particolare, i manufatti del Museo internazionale delle ceramiche di Faenza, peraltro partner dell'importante evento espositivo.
La mostra è accompagnata da un prezioso catalogo edito per i tipi di Giunti e consultabile presso la Biblioteca delle Arti. Scheda bibliografica del catalogo "Fabulae Pictae" |
![]() Fabulae Pictae
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