Inaugurata lo scorso mese di novembre al Museo di Roma, Palazzo Braschi la suggestiva mostra Fotografare la storia. Stefano Lecchi e la Repubblica romana del 1849. Nelle sale espositive poste al piano terra del settecentesco Palazzo a ridosso di Piazza Navona, sono esposti gli scatti fotografici con i quali uno fra i primi reporter di guerra, Stefano Lecchi, contribuì alla memoria storica degli infuocati scontri avvenuti all'inizio dell'estate del 1849 fra le brigate degli strenui difensori della Repubblica romana e le truppe francesi inviate per ripristinare l'egemonia dello Stato pontificio. Con l'utilizzo della tecnica protofotografica del calotipo, Lecchi immortalò, a futura memoria, la devastazione, causata dalla violenza dei combattimenti, di monumenti e ville ubicati, soprattutto, a ridosso dell'area del Gianicolo che fece da sfondo ai più cruenti attacchi sferrati dai francesi contro i giovani volontari al seguito di Garibaldi. Della preziosa e delicata documentazione fotografica prodotta in questo modo e attualmente conservata presso la Biblioteca di Storia Moderna e Contemporanea, sono visibili all'interno del percorso espositivo 35 stampe ingrandite di cui alcune sono accostate alle immagini attuali dei medesimi edifici fotografati dal Lecchi. L'affascinante ottica comparativa è stata ottenuta attraverso un attento e meticoloso lavoro compiuto la scorsa estate da tre fotografi, Marcello Benassai, Andrea Sabbadini e Lorenzo Scaramella i quali hanno messo a fuoco gli stessi luoghi immortalati dal Lecchi con inquadrature quanto più possibile vicine a quelle realizzate dall'illustre pioniere della fotografia. La mostra, curata da Maria Pia Critelli, resterà aperta fino al 15 gennaio. Il catalogo, edito da Palombi Editore, fa parte delle collezioni bibliografiche conservate presso la Biblioteca delle Arti. |
![]() Fotografare la storia. Stefano Lecchi e la Repubblica romana del 1849
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